I gesti italiani
La nostra guida alla gestualità italiana
Imparare una lingua straniera non significa solo studiare la grammatica. Una lingua è molto, molto di più che semplici regole grammaticali… Ogni lingua è lo specchio della sua cultura! Studiare l’italiano significa anche imparare a gesticolare per aggiungere significati a ciò che diciamo:
Qui troverai tutte le informazioni necessarie per comprendere e riprodurre al meglio i famosi gesti italiani.
I gesti italiani sono l’essenza della nostra comunicazione, potremmo parlare ore anche solo gesticolando, ma sarebbe impossibile parlare per ore solo con la voce, senza muoverci. I gesti accompagnano ogni nostra espressione, sottolineano i nostri pensieri e le nostre emozioni. Se noi provassimo a parlare senza movimento delle mani, probabilmente non ci capiremmo, sarebbe una conversazione morta, o piena di fraintendimenti. L’espressività dei gesti in Italia ha raggiunto vette elevatissime, un uso comune e comunitario che è arte allo stesso tempo, arte di tutti, dove ognuno di noi è artista, quando li usa e riusa in modo personale, con variazioni spesso pittoresche.
Vediamone alcuni dei più comuni:
Buono!!!

Forse il più famoso gesto italiano al mondo, anche se non così comunemente usato come altri, è il tipico gesto che fanno i bambini per esprimere piacere quando mangiano. Anche glli adulti lo usano in certe occasioni, ma appartiene più appropriatamente al mondo dei bimbi.
Si mette il dito indice sulla guancia o lo si fa ruotare avanti e indietro ripetutamente premendo leggermente.
Aspetta!

Fermati, un momento, ecco un altro gesto comunissimo per invitare un nostro amico ad avere pazienza. Dirlo solo con la voce non ha lo stesso effetto. La mano aperta che va in avanti in movimento frontale è anche tipico del vigile che vuole fermare una macchina.
OK!

Va bene, d’accordo! Un gesto divenuto internazionale, il pollice alzato a mano chiusa, non ha bisogno di particolari presentazioni.
In Italia però oltre a questo, c’è anche una variante del medesimo significato: si forma un cerchio unendo pollice ed indice, come a formare la lettera “o” dell’ok. Cosa che può creare fraintendimenti, visto che per esempio in Giappone il medesimo gesto significa soldi. Lo si può usare anche in forma di domanda: in questo caso l’intonazione ascendente proprio della domanda viene espresso mimicamente dall’espressione degli occhi interrogativa e dalle sopracciglia rialzate.

Senta Scusi!!

Come chiamare l’attenzione di un cameriere lontano dall’altra parte di un grande bar affollato e rumoroso? Semplicemente così: dito indice alzato a mano chiusa o semiaperta, sopracciglia inarcate che cercano lo sguardo corrisposto dell’altra persona
Quanto costa? Quanto viene?

Per chiedere quanto viene qualcosa basterà strofinarsi il pollice e l’indice con la mano rivolta verso l’alto, in un movimento rapido, come per pulirsi dalle briciole del pane. Lostesso gesto può essere usato anche per dire che una cosa è particolarmente costosa.
Mangiamo due spaghetti?

Il nostro piatto nazionale tanto apprezzato in tutto il mondo non poteva non avere il suo gesto, che cerca di rievocare la forma delle forchetta che arrotola gli spaghetti (ovviamente senza cucchiaio). Indice e medio ruotano con la mano chiusa, proprio come farebbe la forchetta.
Che vuoi? Ma che dici?!

Uno dei gesti più famosi e più tipicamente italiani, che esprime la propria perplessità su quanto detto o fatto dal nostro interlocutore. Mano chiusa con dita riunite a punta verso l’alto, in movimento dondolante orizzontale o verticale. Spesso accompagnato anche dalla voce con frasi ornate e arricchite di parole scurrili che meglio sottolineano il pathos emotivo del parlante. Anche questo presente in altre culture ma con diverso significato: in India significa “mangiamo”
Insieme?

Utilizzabile in vari contesti e situazioni in cui si vuole esprimere il senso di insieme. Lo si usa soprattutto per chiedere se due persone stanno insieme in relazione: “stanno insieme? Stiamo insieme?” Ma lo si può usare anche con altri verbi: andiamo insieme? Usciamo insieme?
Questo prevede l’uso di entrambe le mani, con gli indici che si uniscono in maniera ripetuta a mimare l’avvicinamento.
Sei matto!?

Si avvicina l’indice di una mano al lato della fronte battendo più colpettini con l’indice. Gesto spesso usato per accompagnare uno stato emotivo di sorpresa per quanto detto o fatto da qualcuno, che ci lascia completamente perplessi. L’indice che batte la fronte, quindi la mente, vuole appunto indicare i problemi mentali di quella persona che si è comportata in modo strano.